PONTINIA – Al palazzetto dello sport Marica Bianchi di Pontinia si continua a lavorare in vista della ripresa del campionato, in programma sabato prossimo 7 settembre con la trasferta trentina di Mezzocorona. Tra i volti nuovi per la formazione pontina c’è anche Ramona Manojlovic, centrale classe 2002, originaria di Fondi, uno dei punti di forza della squadra Nazionale italiana femminile che è arrivata a Pontinia carichissima.
«Le mie motivazioni non cambiano mai, voglio vincere ogni volta che scendo in campo ma soprattutto migliorare sempre me stessa – assicura la giocatrice dell’Adattiva HC Pontinia – Il campionato? Mi aspetto un torneo molto equilibrato, tante squadre si sono ben rinforzate, ora c’è bisogno solo di tanto lavoro per rendere al meglio in ogni prestazione. Visto da fuori il gruppo mi è sempre sembrato molto unito e così è stato: appena sono arrivata mi hanno accolta subito a braccia aperte, idem alle altre nuove giocatrici, c’è una buona atmosfera sia fuori che dentro il campo e penso che questo potrà fare molto bene andando avanti». La giocatrice pontina, che agirà nei ruoli di centrale e terzino, facendo pesare la sua notevole capacità realizzativa, ha vinto numerosi trofei e titoli in carriera, risultando svariate volte la miglior giocatrice d’Italia agli Figh Awards.
«Sicuramente sono una che non molla quindi questo fa si che io dia sempre il massimo fino alla fine per provare a dare il meglio di me in ogni prestazione e ad aiutare il più possibile le mie compagne – assicura la Manojlovic – devo lavorare ancora tanto un po’ sotto tanti aspetti e con queste ragazze e il nuovo coach penso che sia io e che la squadra potremmo raggiungere gli obiettivi personali e, soprattutto, quelli della squadra». In conclusione un pensiero al pubblico di Pontinia. «Vorrei fare un grosso invito ai tifosi di Pontinia anche se non si smentiscono mai, da sempre vengo a giocare a Pontinia, fin da quando ero piccola per arrivare all’anno scorso, ho visto sempre il palazzetto pieno di tifosi a sostenere le proprie ragazze e per un giocatore non c’è cosa più bella che avere il sostegno del proprio pubblico perché è un po’ come l’ ottavo giocatore in campo».